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Cessione del credito e bonus fiscali casa (Ristrutturazione, Ecobonus e Superbonus)

Il Governo ha riattivato la possibilità della cessione del credito per gli interventi previsti nel DL n. 34/2020. Scopri come accedere e perché può convenire al posto della detrazione dalle tasse con la dichiarazione dei redditi.
Il Governo ha sbloccato la cessione del credito d’imposta e le detrazioni fiscali per gli interventi edilizi previsti nel DL n. 34/2020, che comprendono:
- Superbonus 110%, per lavori idi efficientamento energetico, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e per la ricarica di veicoli elettrici, eliminazione delle barriere architettoniche, ripartito in 5 quote annuali o in 4 quote annuali.
- Ecobonus ordinario 65% o 50% per lavori di efficientamento energetico e installazione di impianti fotovoltaici), ripartito in 10 quote annuali.
- Sismabonus ordinario 50% per interventi di riduzione del rischio sismico.
- Ristrutturazione 50% (per la quale fa fede l’apertura della CILA) ripartito in 10 quote annuali.
- Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, 50% ripartito in 10 quote annuali
- Eliminazione delle barriere architettoniche, 75% ripartito in 5 quote annuali.
Tali percentuali si possono portare in detrazione alle tasse secondo le annualità indicate, oppure è possibile accedere subito a uno sconto del valore della percentuale prevista dal governo. In quest’ultimo caso bisognerà affidarsi a un istituto di credito come banche, Poste Italiane o anche alcune compagnie di assicurazioni, i quali però trattengo una percentuale che varia a seconda dell’istituto. Attualmente Poste Italiane, trattiene il 30%, quindi se dovrai fare lavori di ristrutturazione nel tuo appartamento pari a 50.000 euro con il credito d’imposta previsto che è del 50% cederai 25.000 euro e Poste ti restituirà 17.500 euro.
Accedere alla cessione del credito è diventato sempre più complicato rispetto all’inizio, quando nel 2020 sia banche che Poste accettavano richieste di cessione senza procedure troppo complicate e tempi molto più veloci e applicavano tassi molto più bassi. Tuttavia se non puoi accedere alla detrazione fiscale, per esempio perché hai una partita iva dei minimi o forfettario, resta comunque conveniente approfittare della cessione del credito per recuperare qualche soldo che magari puoi spendere per i mobili. Per i mobili infatti c’è solo la detrazione dalle imposte e non è possibile richiedere cessione del credito, quindi se sei un forfettario non potrai detrarli in nessun modo.
Molte aziende o ditte non applicano più lo sconto in fattura, infatti attualmente (ottobre 2022) non possono accedere alla cessione del credito per conto dei loro clienti. Dopo la sospensione indicata dal governo a settembre 2022 è stata di nuovo resa possibile la cessione del credito per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico (Ecobonus) o altri bonus edilizi (compreso il Superbonus) ma per ora sembrerebbe possibile richiederla solo a Poste Italiane e solo per i privati cittadini.
Ti ricordiamo che se vuoi accedere alla cessione del credito o alla detrazione fiscale per ristrutturazione o efficientamento energetico è necessario presentare almeno una pratica edilizia, come la CILA.
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